Ecco il messaggio del presidente dell’AGM, Giorgio Perini, in occasione del Giorno del Ricordo 2025
Care amiche e cari amici, soci e simpatizzanti,
quest’anno cade l’80esimo anniversario della liberazione dell’Italia alla fine della seconda guerra mondiale, ma nell’aprile 1945 per i Giuliani di Istria e Dalmazia purtroppo il peggio doveva ancora arrivare. E il peggio sarebbe stato l’orrore delle foibe e delle tante esecuzioni sommarie, fino ad arrivare agli attentati come quello di Vergarolla, che non hanno lasciato altra scelta se non l’esodo prima e, per tanti Giuliani, l’emigrazione dopo. Ecco perché il Giorno del Ricordo 2025 è particolarmente significativo!
Mi rivolgo quindi innanzitutto a voi, donne e uomini Giuliani nel Mondo, che avete provato personalmente la tragedia dell’esodo e avete la memoria diretta di ciò che l’ha provocato, dell’abisso (non a caso uso questo termine che richiama gli abissi fisici delle foibe) nel quale, oltre a vostri parenti ed amici, è precipitata anche l’umanità. Tutta l’umanità, non solo le vittime, perché quale umanità era rimasta quando sono stati perpetrati quei crimini? Solo voi sapete veramente, fino in fondo, cosa si prova a dover abbandonare la vita vissuta fino a quel momento: familiari, affetti, amici, lavoro, casa, proprietà, abitudini, animali domestici, per andare incontro all’ignoto. E senza trovare nemmeno riparo ed accoglienza dignitosa nella patria, sempre sentita come propria, e in nome della quale non avete avuto altra scelta che l’esodo. Ma non conservate il ricordo solo dentro di voi, non fatelo cadere e morire nella foiba assieme ai vostri cari, al contrario continuate a farlo conoscere a chi non ne sa ancora niente e a tramandarlo alle nuove generazioni. È l’unico modo che abbiamo per evitare che quelle tragedie si ripetano, nell’indifferenza generale, come purtroppo è successo a voi per lungo tempo!
Ma mi rivolgo anche ai vostri discendenti, figli, nipoti e pronipoti: ascoltate i più anziani, anzi chiedete loro di raccontare le loro storie, insistete, perché spesso non ne hanno voglia ed è più che comprensibile; troppi ricordi terribili che riaffiorano, troppo dolore che si rinnova, se non addirittura il timore di non essere ascoltati. E, per piacere, credete a tutto quello che vi diranno perché, per quanto incredibili possano sembrare, quelle storie sono tutte vere ed anzi forse i vostri anziani non vi racconteranno nemmeno tutto. E lo faranno per delicatezza nei vostri confronti, per non sconvolgervi troppo, come ho visto accadere ai giovani Giuliani nel loro soggiorno di studio a Trieste e nella Venezia Giulia! Siatene riconoscenti ed orgogliosi di quello che i vostri antenati hanno saputo fare, di come hanno reagito, dell’esempio che hanno dato al mondo, dell’onore che – nonostante tutto – hanno sempre fatto al loro Paese, anche se questo purtroppo non sempre li ha abbracciati come avrebbe dovuto!
E infine i più giovani, ai quali spesso non è stato raccontato nulla e che possono avere l’impressione che non valga la pena di ricordare cose, per quanto drammatiche, successe tra 70 e 80 anni fa. A voi dico: guardatevi attorno, il mondo non ha imparato nulla dall’esodo da Istria e Dalmazia, né da altre tragedie più o meno recenti (anche se ognuna fa storia a sé e non può essere paragonata alle altre), sembra voler dimenticare a tutti i costi. I confini intesi come divisioni, steccati, muri, recinti invalicabili, le espulsioni, i trasferimenti forzati, addirittura le deportazioni e le pulizie etniche sono all’ordine del giorno ancor oggi, in varie parti del mondo, anche abbastanza vicino a noi. L’esodo purtroppo è drammaticamente attuale: onoriamolo impegnandoci tutti insieme affinché il “Giorno del Ricordo” sia tutti i giorni dell’anno, non solo il 10 febbraio!
Un abbraccio a tutti voi, Giuliani nel Mondo, dovunque siate, e un pensiero commosso a tutti i profughi, rifugiati, sfollati, deportati ed esuli del mondo ancora in questo 2025!
Giorgio Perini
Presidente AGM