Si è svolta sabato 23 marzo al MIB la cerimonia conclusiva del “Corso Origini Italia 2023“, che annualmente seleziona i candidati più promettenti tra i giovani discendenti da famiglie italiane emigrate in tutto il mondo nei decenni passati, e che tuttora conservano un solido legame con il loro Paese d’origine. Elemento di forza del progetto, come ha ben rappresentato il prof. Pilotto, direttore del corso, è lo stretto raccordo con il Ministero degli Affari Esteri e l’ICE (Istituto per il Commercio Estero), entrambi presenti alla cerimonia con due qualificati rappresentanti, più la coordinatrice per il FVG del progetto PNRR “Turismo delle Radici”. Fondamentale anche il convinto sostegno della Regione FVG. All’evento ha partecipato anche l’Associazione Giuliani nel Mondo, partner del MIB, con il suo presidente Giorgio Perini e la vice Pamela Rabaccio.
Perini, parlando anche a nome delle associazioni di corregionali all’estero che non hanno potuto essere presenti, ha sottolineato la valenza del progetto nel quadro di un’attenzione, condivisa dall’AGM che ha avviato l’anno scorso con successo un progetto parallelo, verso le nuove generazioni, che guardi allo stesso tempo alle loro ambizioni professionali e all’importanza di attrarre in regione figure professionali di cui il settore produttivo locale lamenta la carenza.
Inoltre è stato evidenziato che, con questo programma, l’Italia ed il Friuli Venezia Giulia hanno cercato di compensare il debito nei confronti delle loro generazioni precedenti, genitori, nonni e bisnonni costretti ad emigrare in anni lontani e nell’immediato dopoguerra, contribuendo alla rinascita nazionale con le loro rimesse dall’estero.
Che i giovani diplomati del Corso 2023 rientrino nei loro paesi di residenza o restino a lavorare in Italia, saranno i migliori ambasciatori del nostro Paese nel mondo e contribuiranno a scoprire nuovi mercati e nuove frontiere ma con il dna sempre ancorato all’Italia.