“Rotta 230° – Ritorno alla terra dei padri”: il film che unisce i fili della storia

Nella cornice dello Yacht Club Adriaco di Trieste Mauro Manca, autore del libro “Rotta 230°”, che racconta la storia di Fertilia e dell’esodo dalla Venezia Giulia, ha presentato l’omonimo film “Rotta 230° – Ritorno alla Terra dei Padri“.
All’incontro era presente Pamela Rabaccio, vicepresidente dell’associazione Giuliani nel Mondo, che ha portato i saluti del presidente Giorgio Perini, impegnato in una missione in Sudafrica, testimoniando vicinanza e supporto a questa ulteriore iniziativa degli amici di Fertilia. I fotogrammi del film, diretto da Igor Biddau, presentati nell’arco del pomeriggio, hanno scosso nell’animo tutti i presenti. Orgoglio e identità sono valori rimasti ben saldi nonostante i nostri corregionali siano sparsi in Italia e nel mondo. Questa produzione ha l’obiettivo di riunire i fili spezzati dalla storia.
Sono intervenuti Renzo Codarin, presidente della Federazione delle Associazioni degli esuli istriani, l’assessore con delega ai corregionali all’estero Pierpaolo Roberti, il consigliere regionale Francesco Russo e il vicesindaco di Capodistria Mario Steffè.
“Dalla fine della seconda guerra mondiale e nel decennio successivo, istriani, fiumani e dalmati italiani emigrarono dalle loro terre di origine. Molti profughi si stabilirono oltre il nuovo confine, altri in Europa e decine di migliaia nel resto del mondo. Oltre 600 profughi trovarono sistemazione a Fertilia in Sardegna. Quasi novant’anni dopo una vecchia barca, “Klizia”, insieme al suo equipaggio comandato dall’ottantaseienne Giulio Marongiu, ha ripercorso a ritroso questo viaggio e questa è la sua storia”, ha spiegato Mauro Manca nel corso della presentazione, effettuata – non a caso – a ridosso della Barcolana.